Da Washington a Parigi. Da Lusaka a Nairobi. Dall’Alto commissariato delle Nazioni Uniti per i diritti umani all’Unesco. Dal World Food Programme all’Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia. Sono solo alcune delle mete e delle organizzazioni a cui saranno destinati, come giovani funzionari, i laureati che riusciranno a conquistarsi un posto per il prestigioso Jpo Programme delle Nazioni Unite, il programma per esperti associati e giovani funzionari finanziata dal ministero degli Affari esteri.

Le selezioni si sono aperte in questi giorni e le domande dovranno essere inviate entro le 15, ora locale italiana, del 15 dicembre 2017 online attraverso il sistema di online web application dell’ufficio Undesa di Roma. L’iniziativa, che si svolge regolarmente dalla fine degli anni ’70, favorisce le attività di cooperazione tecnica delle organizzazioni internazionali inserendo giovani funzionari in iniziative di sviluppo e dà modo ai giovani interessati alle carriere internazionali di fare quelle esperienze professionali che in prospettiva gli permetteranno di avere un più agevole accesso al reclutamento da parte delle organizzazioni internazionali.Al progetto possono partecipare i laureati che non abbiano superato i 30 anni e che abbiano un’ottima conoscenza della lingua inglese. Il limite viene esteso a 33 anni per i laureati in medicina e chirurgia. Tra gli altri requisiti, la conoscenza di altre lingue straniere, l’aver maturato precedente esperienza professionale ed il possesso di altri titoli accademici. I profili ricercati appartengono a diverse aree e specializzazioni e variano al variare delle molteplici richieste delle organizzazioni coinvolte. Così ci sono le figure più generiche come il giurista e l’economista, ma anche profili molto specializzati come l’esperto in alimentazione o in diritti umani, così come l’esperto di ambiente o in economia dello sviluppo.

Negli anni, un sempre maggior numero di laureati ha presentato la propria candidatura, così che è diventato sempre più importante possedere requisiti come la conoscenza di altre lingue ufficiali delle Nazioni Uniti o parlate nei paesi in via di sviluppo, possedere ulteriori titoli accademici o avere frequentato corsi di formazione rilevanti, l’aver maturato anche un’esperienza professionale e avere skill che permettono di lavorare con gli altri, saper comunicare, saper pianificare e organizzare il lavoro.

Tra dicembre 2017 e gennaio 2018, le candidature saranno sottoposte a una valutazione preliminare dell’Ufficio risorse umane per la cooperazione internazionale che definirà gli ammessi alle prove di selezione. Di norma questa fase porta a una lista di 12-15 candidati per ogni posizione di funzionario disponibile.

Ci sarà poi, tra febbraio e aprile 2018, un’ulteriore valutazione di questi candidati da parte di una commissione che comprende anche esperti delle risorse umane della sede di New York. Questo porterà a restringere la lista a 8 candidati per ciascuna posizione. Solo questi selezionati, nel mese di maggio 2018, saranno avvertiti dell’esito della selezione.

Al termine della fase preliminare una lista ristretta di candidati effettuerà un colloquio con i rappresentanti di una organizzazione internazionale nel periodo. Il colloquio si svolgerà in video conferenza. Al termine dell’iter selettivo, a settembre 2018, chi avrà superato le prove seguirà un corso di formazione di due settimane presso lo United Nations System Staff College di Torino. I selezionati verranno reclutati come funzionari ai livelli iniziali della categoria professionale con contratti di un anno rinnovabili per un secondo anno. Al termine della loro esperienza, sei su dieci dei giovani che hanno partecipato al Jpo Programme, intraprendono la carriera di funzionario nelle organizzazioni internazionali.